Dai, parliamoci chiaro, preparare le lasagne al forno è un’arte, non è una cosa semplice, perché ogni livello deve essere impeccabile, equilibrato, avvolgente, insomma qualcosa che appena lo assaggi senti tutti i gusti unirsi come in un abbraccio. E il trucco, in fondo, è proprio lì, nell’armonia. Se la pasta è troppo grossa diventa pesante, se il ragù è troppo liquido viene fuori un disastro, se la besciamella è troppo spessa ti ritrovi con un macigno nello stomaco.
Quindi, non si può improvvisare, bisogna dedicarci attenzione, un po’ di passione e, soprattutto, tanta fame perché l’odore mentre cucini è una tentazione. Iniziamo dalle basi, gli ingredienti, perché se non sono di qualità tanto vale rinunciare. La pasta deve essere fresca, meglio se fatta in casa, che poi lo so, non tutti hanno voglia di stendere la sfoglia con il matterello, ma almeno compratela da un buon pastificio, che quelle industriali non sempre tengono bene la cottura.
Il ragù, beh, non è un sugo veloce da venti minuti, no no, ci vuole tempo, carne di qualità, un mix di manzo e maiale che dà il giusto equilibrio tra sapore e delicatezza, e poi un soffritto fatto come si deve, con cipolla, carota e sedano tritati fini fini, perché se lasci i pezzi grandi poi te li ritrovi sotto i denti e non è il massimo.
La ricetta delle lasagne
Poi si sfuma col vino rosso, che dà quel tocco in più, e la passata deve essere corposa, non acquosa, perché altrimenti viene tutto troppo liquido e addio lasagna perfetta. Ma il vero segreto è la besciamella. Eh sì, perché se sbagli quella, il piatto intero perde fascino. Troppo spessa diventa nauseante, troppo liquida fa un disastro, quindi bisogna farla giusta, cremosa, vellutata, avvolgente, che si unisca bene col ragù senza sovrastarne il sapore.
Come si fa? Con calma, e senza fare errori banali tipo versare il latte tutto in una volta o cuocere a fuoco alto pensando di fare prima. Si inizia sciogliendo il burro, poi si aggiunge la farina un po’ alla volta, sempre mescolando, e si lascia tostare un attimo, che se la lasci cruda poi la besciamella sa di farina e no, non si può sentire.
Poi arriva il latte, che deve essere tiepido, versato a filo e mescolato come se non ci fosse un domani, così si evita quella cosa fastidiosa dei grumi che poi non si sciolgono più. E infine sale e noce moscata, perché senza, diciamocelo, non sa di niente. Ora arriva la parte più bella, l’assemblaggio. Qui niente fretta, perché se fai tutto di corsa poi il risultato finale non è quello che deve essere.
Come cuocere il tutto
Prima cosa: un velo di ragù sul fondo della teglia, così la pasta non si attacca e tutto cuoce meglio. Poi si parte con il primo strato di sfoglia, seguito da ragù, besciamella e una bella spolverata di Parmigiano, che non deve mancare mai, perché dà quella crosticina croccante in superficie che è la fine del mondo.
Si continua così, strato dopo strato, fino ad arrivare all’ultimo, che deve essere ricco di besciamella e formaggio, perché è quello che farà venire l’acquolina solo a guardarlo. E adesso il forno. Qui niente panico, temperatura giusta, né troppo alta né troppo bassa, 180°C è perfetto, e almeno 30-40 minuti di cottura, ma non si apre il forno ogni due per tre, altrimenti addio crosticina dorata.
Il trucco è aspettare che la superficie sia bella gratinata, con quei bordi leggermente croccanti che fanno venire voglia di infilare la forchetta direttamente nella teglia ancora dentro al forno. Però, attenzione, appena sfornate non si mangiano subito, perché se le tagli troppo presto tutto si sfalda e viene fuori un pasticcio.
Personalizza come preferisci
Almeno dieci minuti di riposo, anche se capisco che l’attesa è una tortura. E poi, finalmente, il momento migliore, quello dell’assaggio. La forchetta che affonda, la pasta tenera, il ragù gustoso, la besciamella cremosa che unisce tutto insieme, il formaggio che filaaaa, e beh, che altro dire? Una roba da leccarsi i baffi.
E se poi volete aggiungere un tocco personale, perché no, un po’ di verdure grigliate, funghi, o magari un mix di formaggi filanti per renderle ancora più invitanti, ci sta tutto. Ma alla fine, diciamocelo, la versione classica è sempre quella che vince, perché certi piatti sono perfetti così come sono.
Quindi, la prossima volta che volete preparare una bella teglia di lasagne, niente scorciatoie, prendetevi il tempo, scegliete ingredienti di qualità, fate le cose con calma e con amore, e vedrete che il risultato sarà incredibile. E poi, diciamocelo, c’è qualcosa di più bello di una teglia fumante di lasagne da condividere con amici e famiglia? No, non credo proprio.
Riscaldala il giorno dopo
E vogliamo parlare del giorno dopo? Perché diciamocelo, le lasagne avanzate, riscaldate il giorno dopo, sono ancora più buone. Si insaporiscono, si compattano, diventano perfette, e chi dice il contrario non sa di cosa parla. Anzi, quasi quasi conviene farne sempre una teglia in più solo per il gusto di gustarsele il giorno dopo, magari direttamente dal frigo, fredde, con la forchetta, senza troppi complimenti.
E se proprio vi avanza ancora qualcosa, niente paura, le lasagne si congelano alla grande, basta porzionarle e via nel freezer, pronte per una cena dell’ultimo minuto quando non si ha voglia di cucinare. Però, diciamocelo, chi ha mai avuto il problema di avanzare le lasagne? Boh, io no. Una volta che ci sono a tavola, spariscono in un attimo.