Spaghetti: come gustarli facilmente senza ingrassare

Nel vasto mondo della pasta, gli spaghetti rappresentano uno dei formati più iconici e conosciuti in tutto il mondo. Questi sono, infatti, un cardine della tradizione culinaria italiana e possono essere consumati in abbinamento a numerosissime tipologie di condimento, rendendoli in prodotto versatile e gustosissimo. Come consumarli senza ingrassare? Scoprilo subito!

Gli spaghetti: caratteristiche e peculiarità

Spaghetto è sinonimo di pasta lunga. Tra i formati lunghi di pasta, troviamo non solo linguine, trenette, tagliatelle, ma anche i famosissimi e iconici spaghetti. La peculiarità che li rende differenti dalle altre tipologie di pasta? La forma di un cilindro sottilissimo e allungato, a cui lo stesso nome fa riferimento.

Immagine selezionata

“Spaghetto”, infatti, sta ad indentificare una spago di piccolo spessore, ovvero un filo. Gli spaghetti, come avviene anche per gli altri formati di pasta, sono classicamente prodotti con semola di grano duro anche se, attualmente, sono presenti in commercio numerose varianti, con e senza glutine, a base di farina di farro, mais, kamut, riso e così via.

Andiamo più nel dettaglio: gli spaghetti sono solitamente lunghi circa 25 cm e presentano in genere uno spessore di circa 2 mm. La cottura al dente rimane un must per chi li vuole gustare al meglio, in accompagnamento con sughi più o meno semplici. Ad esempio, gli spaghetti al pomodoro, nella loro semplicità, rappresentano una delizia per il palato!

Come si producono gli spaghetti?

Gli spaghetti sono una pasta secca che, per poter essere ottenuta, deve passare attraverso varie fasi di lavorazione che iniziano con l’impastamento. In questo caso, si prende il considerazione la versione classica, prodotta con semola di grano duro. Quest’ultima viene di solito mescolata con acqua fino a formare un impasto compatto.

Immagine selezionata

Tale impasto subisce il cosiddetto processo di trafilatura che consiste nel passaggio attraverso una trafila, appunto, per ottenere la forma e lo spessore desiderato. Gli spaghetti così ottenuti vengono poi messi ad essiccare. L’essicazione lenta e a bassa temperatura sembrerebbe essere migliore per preservarne le proprietà nutritive e organolettiche.

Ad essiccazione completa, gli spaghetti vengono tagliati della lunghezza desiderata, confezionati accuratamente ed etichettati per poter essere posti successivamente in commercio. Proseguendo con la lettura potrai scoprire le proprietà nutrizionali di questa gustosa pasta e come poterla cucinare al meglio per evitare di assumere quel fastidioso chiletto di troppo, in vista dell’estate.

Le proprietà nutrizionali degli spaghetti

Carboidrati complessi è la parola chiave quando di parla di spaghetti, ma anche della pasta in generale. Questa tipologia di macronutrienti, infatti, sono quelli più rappresentati in assoluto in questo alimento che, di conseguenza, risulta anche abbastanza calorico. I carboidrati, in particolare, rappresenterebbero circa il 75% del totale, su 100 g di spaghetti.

Immagine selezionata

Nelle versioni integrali, la presenza di fibre solubili sarebbe maggiore e questo potrebbe essere utile per favorire i processi digestivi e per poter regolare la peristalsi intestinale. Scarsi sono i quantitativi di proteine e di grassi. Non possiamo, poi, non citare il contenuto in vitamine del gruppo B e di sali minerali.

Alcuni esempi? Fosforo, magnesio e potassio, essenziali per alcuni processi metabolici a carico del sistema muscolare e del sistema nervoso. Nonostante la grande concentrazione di carboidrati abbia fatto sì che gli spaghetti venissero spesso inclusi in lista nera come alimento da evitare, il consumo adeguato e non eccessivo, nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata, potrebbe essere utile per garantire il fabbisogno energetico dell’organismo.

Come gustare degli ottimi spaghetti in maniera salutare?

Proseguendo il ragionamento iniziato nel paragrafo precedente, infatti, non è l’alimento in sé da demonizzare ma la quantità che ne viene assunta giornalmente e gli abbinamenti nutrizionali che vengono fatti con esso. E’, in altre parole, il contesto alimentare scorretto a far sì che alimenti calorici come gli spaghetti possano rappresentare un fattore di aumento del peso.

Immagine selezionata

Una dieta bilanciata, varia e sana, in concomitanza con un’attività fisica regolare, quindi, è la prerogativa per un corpo in salute e normopeso. In questo ambito, il consumo di porzioni adeguate di spaghetti, di circa 70 g, abbinate ad un condimento leggero come pomodoro e basilico o del semplice olio d’oliva e formaggio potrebbero essere l’ideale.

Inoltre, far seguire il pasto con una sana fonte proteica, come legumi, pesce o pollo potrebbe completare il quadretto, rendendo gli spaghetti protagonisti di un pasto sano e leggero. Anche l’accompagnamento con verdure, ricche in fibre, o il consumo di spaghetti integrali potrebbe essere consigliato. Il presente articolo ha scopo illustrativo e non sostituisce il parere del medico.

Lascia un commento