
E’ una donna davvero molto intraprendente, che non si ferma davanti a nessun ostacolo, nemmeno di fronte alla sua rispettabile e veneranda età di 94 anni: si chiama Edith Traina, ed è un portento che sta facendo molto parlare di sé per un motivo davvero incredibile che sta cambiando il nostro modo di intendere l’avanzare della vecchiaia.
Edith Traina e il metodo Takimita
Edith Traina è la donna dei record: ha 94 anni ed è una bisnonna. Già questo potrebbe essere un fattore aggiunto, ma non è tutto. Perché è conosciuta in tutto il mondo perché sta raggiungendo dei risultati incredibili alzando pesi come se fosse una giovincella e senza paura di dimostrare al mondo la sua reale forza.

Si tratta di un’atleta a tutti gli effetti, che si allena ogni giorno e che porta a casa una forma fisica che alla sua età davvero può fare invidia anche ai giovani ventenni sempre troppo fagocitati dalla tv e dai dispositivi elettronici. E’ la testimonianza concreta, che volere è potere, anche quando l’età avanza, insieme ai piccolissimi acciacchi.
Questa donna che sta per sfiorare ormai i 100 anni di vita non si ferma e ogni giorno trascorre le sue ore di palestra ad allenarsi sostenendo una pratica, che al giorno d’oggi è anche molto conosciuta e praticata, e prende il nome di metodo Takimita. Cercheremo di mostrarvi cosa devi fare.
Come funziona il metodo Takimita
Edith è riuscita a raggiungere davvero un risultato fino a questo momento impossibile da immaginare: è infatti entrata nel Guinness World Record per essere la prima donna in tutto il mondo che nonostante l’età, i suoi (portati benissimo) 94 anni, si è cimentata nel powerlifting, ovvero nel sollevamento del massimo peso possibile in tre esercizi: lo squat, la panca piana e lo stacco da terra.

Ma è chiaramente un risultato raggiunto dopo tantissimo allenamento, che Edith ogni giorno segue nella sua palestra di fiducia, seguendo una filosofia atletica, il metodo Takimita di cui ora ti parlerò. E’ una filosofia con base scientifica che è stata studiata da molti professionisti in questo campo e portata anche ad Harvard, dove si sono notati dei veri e propri punti di forza.
Infatti, questa tecnica di allenamento punta proprio su una serie di movimenti funzionali ma comunque adattabili alla persona nella sua particolarità, che devono essere ripetuti nell’arco della settimana con costanza e correttezza. Questo metodo di allenamento è davvero importante per consentire il raggiungimento di autonomia e resistenza, anche dopo gli 80 anni.
Non serve chissà cosa
Quello che ti serve è andare in palestra, concentrarti nei tuoi esercizi e cercare di essere il più possibile costante. E’ comprensibile che con i ritmi di oggi tu non possa stare dietro alla palestra, come ha fatto Edith Traina o tantissimi altri atleti professionisti che si distinguono per forza e coraggio.

Ma prendersi cura del proprio corpo a partire da questo punto di vista, sicuramente ti renderà onore e ti permetterà di avere una visione complessiva, decisamente migliore e sicuramente più sana del tuo organismo in generale. E’ come se dal tuo punto di vista, comincerai ad avvertire una forte sensazione di benessere, che sicuramente non guasta.
Che tu quindi abbia 30 o 90 anni, il metodo Takimita è sicuramente un toccasana. Non serve tanto tempo, spesso potrebbero essere sufficienti pochi minuti al giorno per cominciare a notare qualche miglioramento nel tuo corpo. Ma se vuoi emulare Edith Traina, devi cominciare subito. Il tuo corpo ne potrebbe avere davvero bisogno.
Ecco i 4 esercizi che non possono mancare
Nelle numerose interviste che hanno visto per protagonista la nostra cara novantenne, quello che emerge sempre è il suo sistema di allenamento che si basa su una serie di esercizi tutti concentrati però su 4 elementi base, che sono indiscutibilmente importanti per ottenere i risultati che ha ottenuto la nostra Edith.

Comincia con il ponte glutei. Per poter avere un effetto benefico, Edith consiglia sdraiarsi a terra, piegare le ginocchia e sollevare ripetutamente i fianchi. Segue il plank isometrico: con questo lavori sul rafforzamento dei muscoli delle spalle che ti servono per sollevare il peso del bilanciere, dandoti resistenza muscolare e forza concreta.
Lo stretching da terra è un altro componente importante, perché ti permette di lavorare sulle gambe distese con il classico movimento del busto in avanti, con il risultato dei muscoli della schiena che si allungano e ti rendano più elastica. Infine, punta sul sollevamento laterale, che ha un effetto decisamente benefico in quanto tonifica le gambe e i fianchi e ti aiuterà anche nell’equilibrio.